La partenza si ripete come nel 2007 dal piazzale della Basilica di Collemaggio, purtroppo (o per fortuna) in fase di restauro; così un telo con la riproduzione della facciata a grandezza naturale ricopre la fitta intelaiatura di tubi innocenti e regala a questi primi passi della nostra transumanza una cornice quasi post-moderna. Sarà questa la sensazione che ci accompagnerà per tutti i 9 giorni: lavori in corso, poesia, quasi una sospensione nel tempo. Giriamo intorno alla basilica. Due maestri del Conservatorio dell’Aquila suonano un corno inglese e una tromba per noi e il nostro gregge dalla finestra dell’ex convento. Momento davvero suggestivo, ripreso dal video di Fabio Iuliano per il sito web di Repubblica e del Centro. Conosciamo bene il percorso, Onna, S. Gregorio, le cave di Poggio Picenze, la piana di S. Lorenzo con i mandorli secolari, Peltuinum, quasi irreale sulla collina. Poi il riposo, ospiti nella fattoria di Pippo, amico di sempre. Ancora una volta si sono avvicendate con noi le greggi di Domenico, innamorato della sua compagna che lo aiuta con le pecore, Licio e il suo cane, Amedeo, ritratto come Giotto dal nostro fotografo.